E’ accaduto di nuovo. Dopo la beffa di aver subito il goal del pareggio dell’Inter in pieno recupero, nella semifinale d’andata di Coppa Italia, a distanza di qualche settimana eccoci di nuovo mortificati nel finale da una rete che si poteva (e doveva) evitare.
Il match contro il Napoli è stato deciso al 93° minuto dalla rete di Raspadori. A partita praticamente conclusa una distrazione, una leggerezza, un calo agonistico … insomma un sipario già visto ed è ko senza appello.
Di fronte a tanto masochismo è anche inutile addentrarsi nella gestione arbitrale: era davvero fallo il contatto tra Milik e Lobotka che ha portato all’annullamento del goal, soprattutto in una partita in cui è stato adottato un metro arbitrale più “europeo” che “italiano”? Forse no, ma tanto oggi recriminare su un fallo fischiato con troppa pignoleria non fa la differenza se Raspadori ha licenza di girovagare tranquillo nell’area di Szczesny senza che la seconda migliore difesa d’Italia ritenga di doverlo marcare.
E allora si capisce perché Allegri sempre più spesso ormai lasci il campo anzitempo nei minuti finali, neanche lui riesce a sopportare lo sconforto di vedere andare in fumo una partita di 90 minuti perché accade di tutto, sempre, in quei maledettissimi minuti finali. Ma, verrebbe da dire, almeno lui non paga il biglietto!

